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SOTTOFONDO MUSICALE è rigorosamente eseguito dagli iscritti del forum e inseriti nell'area IL NOSTRO PALCO SCENICO Nella home-page C'è GABBIANO con GLORIA ALLELUJA Nel portale c'è MAT con AMORE SUBLIME In forum c'è GIAMPI con COME PASSA IL TEMPO Ascolta gli amici e lascia il tuo giudizio: ti aspettiamo QUI', AL BAR per un saluto!!! L'Immagine dello sfondo, quest'oggi, è proposto da CRIS
MA PERCHÈ A CARNEVALE TUTTI SUONANO STONATI? MA CHIESTO?
La Musica arabita di Fano LA MUSICA ARABITA NACQUE PER REAZIONE A QUELLA DA... CAMERA Il primo complesso, «Bidonata», utilizzava strane casse armoniche per satireggiare i delicati strumenti dei nobili - Dal 1937 una vera organizzazione Tempo di carnevale: una tradizione che resterà e continuerà anche negli anni a venire è quella che vuole sia il complesso della Musica Arabita a dare inizio ai festeggiamenti carnascialeschi fanesi con le sue «caratteristiche» musiche fatte di allegria e di buonumore. Un complesso di cui il folclore fanese non potrebbe più fare a meno. Allegria, gioia, spensieratezza: ecco ciò che esprime la Musica Arabita. Una compagnia composta da decine di elementi scatenati, guidati dall'impareggiabile ed inimitabile e sempre giovane maestro Enzo Berardi. Ma come è sorto questo complesso? Quando è nato? Certo, le origini, si sono perse nel tempo. Ma qualche cosa è rimasto e ce lo testimoniano alcune vecchie cronache. In ogni modo la nascita dell'attuale Musica Arabita risale al 1921 quando alcuni allegri cittadini ripresero le antiche tradizioni ormai dimenticate e le riportarono alla ribalta. La tradizioni a cui accenniamo risalgono alla fine del secolo scorso quando vivevano a Fano, come in tutte le altre città del tempo, due fazioni: i nobili ed i ricchi proprietari terrieri da una parte, gli operai ed i marinai dall'altra. Queste due fazioni si escludevano a vicenda. Nelle serata di gala in particolare i patrizi si dilettavano ad ascoltare opere musicali, e nei salotti pianoforte, violino ed arpa erano all'ordine del giorno, mentre i plebei ne erano esclusi. Fu proprio per l'esclusione del popolo da quei salotti, ma soprattutto per l'insofferenza del volgo per quella musica gentile e melodica che si ebbe la prima reazione. Nacque così la « Bidonata », una specie di complesso che traeva ritmi alla meno peggio da pentole, barattoli e bidoni. Ma quei giovani che percuotevano quelle strane casse armoniche, non avevano una disciplina e si curavano solo di satireggiare i delicati strumenti dei nobili. Fu così che sorsero i violini a sonagliera, i cembali di latta, i corni e cornette fatti con tubi di ferro. Ma a poco a poco, il gruppo di questi spensierati si assottigliò tanto che ad un certo punto si dissolse completamente. Proprio nel 1921, però, accadde che alcuni giovani ripensassero al passato e pensassero di far rivivere l'allegra tradizione. Al principio fu un periodo di stenti, poi, il gruppo si potenziò e quindi passò a rallegrare con i suoi ritmi tutte le città della Regione e poi a quelle internazionali. E così la Musica Arabita si sviluppò, adunò nuovi elementi, si organizzò al punto di portare in ogni festa, in ogni sagra, gioia e buonumore. Solo nel 1957 il gruppo cominciò una nuova vita, la vita seria e disciplinata di un vero complesso folcloristico, organizzato e gaio nello stesso tempo. I componenti cominciarono a riunirsi in sere prestabilite e provavano, provavano quei famosi pezzi che sarebbe poi stati portati sulle piazze. Al giorno d'oggi, tutti conoscono la Musica Arabita che è diventata una gloria ed un vanto della nostra città.